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17/05/2008 - LA MANCANZA DI SICUREZZA DISTRUGGE LA SOCIETA' CIVILE




COME SONO NATE LE SOCIETA' CIVILI

Fin dalla preistoria gli uomini impararono a vivere in gruppi, ed organizzarsi in società sempre più numerose, perché capirono che potevano difendersi meglio sia dalle aggressioni di animali predatori, che da quelle di altri uomini ostili.
Per tale ragione, il motivo più importante che giustifica la formazione e la evoluzione delle antiche società tribali in nazioni, e successivamente in stati sovrani, è la ricerca di una sempre maggiore sicurezza, anche nei confronti di quel genere di minacce, che si sono progressivamente formate nello stesso tessuto sociale, note col nome di criminalità.
La storia dell'uomo dimostra anche che le aggregazioni sociali, e la pacifica convivenza, avvengono molto più facilmente tra persone aventi cultura, valori, educazione e religione simili o compatibili, infatti è secondo questa logica che si sono formate la maggior parte delle esistenti nazioni moderne.


IL COSTO DELLA SOCIETA'

Con l'aumentare del numero delle leggi e dei cosiddetti servizi, che caratterizzano le società più evolute, il costo dello stato per ogni singolo cittadino è andato recentemente aumentando, fino a sottrargli, in molti casi, come qui in Italia, oltre il 50% delle proprie risorse.
E possibile quindi affermare che uno Stato che, a fronte di costi elevati, non riesce a garantire un elevato livello di sicurezza ai propri cittadini, è uno stato inutile e si avvia verso un processo di disgregazione sociale, nel quale trovano spazio: fiorente criminalità, intolleranza e giustizia "Fai da te".
In altre parole, se leggi, magistratura e polizia, non garantiscono più un livello accettabile di sicurezza ai propri cittadini, questi andranno soggetti ad una involuzione sociale, che spingendoli all'auto determinazione, farà sprofondare la società nel caos.


LA IMMIGRAZIONE DI MASSA DECREMENTA LA SICUREZZA ED AUMENTA I COSTI DELLA SOCIETA'

La situazione si aggrava in modo esponenziale sotto l'influsso di pesanti volumi immigratori provenienti da aree geografiche socialmente meno evolute, infatti, se in un tessuto sociale moderno ed educato al rispetto dei diritti e della libertà individuali, provvedimenti quali ad esempio: multe, sanzioni amministrative ed arresti domiciliari, possono costituire un deterrente sufficiente a scoraggiare i comportamenti irrispettosi ed illeciti dei cittadini, questi stessi provvedimenti, non ottengono alcun effetto su persone cresciute ed educate in società nelle quali, per gli stessi comportamenti scorretti, vengono applicate pene molto più severe ed immediate, quali ad esempio sono: le punizioni corporali, applicate direttamente dalla polizia di molti paesi stranieri, o severe pene detentive, a seguito anche di condanne per reati minori.

Inoltre, se la società non è in grado di fornire una legale e dignitosa collocazione lavorativa, gli immigrati, invece di costituire una risorsa di gettito fiscale utile a sgravare le imposte dei cittadini, diventano solo un costo aggiuntivo in termini di assistenza, istruzione, criminalità, processi e penitenziari, tanto maggiore quanto maggiore è il numero degli immigrati.


COME RIMEDIARE ALLA MANCANZA DI SICUREZZA ?

In Italia, per fare fronte alla propagazione della microcriminalità di origine immigratoria, vero elemento destabilizzante dell'ordine sociale del nostro Stato, che se lasciata indisturbata, necessariamente evolve nella criminalità comune, bisogna che i governanti e la Magistratura si convincano della necessità di fare un passo indietro, e ritornare all'applicazione delle norme precedenti alla riforma della "Depenalizzazione", almeno per tutti i reati che riguardano gli stranieri, che è bene sottolineare, non possono e non devono essere considerati in modo uguale ai cittadini (vedi: Il Diritto di Cittadinanza).
Inoltre, bisognerebbe che la normativa relativa alle procedure di polizia giudiziaria, venisse re-interpretata, in modo da consentire a tutti gli operatori delle Forze dell'Ordine, di colmare, con iniziative derivanti dalla propria discrezionalità professionale, tutte le eventuali lacune legislative e procedurali, presenti e future, che possano favorire i delinquenti e penalizzare i cittadini onesti.

Per un cittadino che si rivolge alla Polizia per chiedere un intervento per la risoluzione di un disagio di origine delinquenziale, non c'è cosa più avvilente di sentirsi rispondere con una elencazione di problematiche relative all'intervento richiesto. I cittadini hanno già il dovere di pagare le tasse, è la Polizia che deve adoperarsi per effettuare, in modo soddisfacente, interventi risolutivi tesi alla salvaguardia dei diritti dei cittadini onesti.