SVILUPPO MUSCOLARE DIFFERENZIATO PER FINI ESTETICI
L' importanza della forma di un muscolo non dipende tanto dalla sua
classificazione anatomico-morfologica, ossia che si tratti di "bipennato"
piuttosto che "fusiforme" o altro, quanto, dal numero dei
punti di origine o inserzione, che esso ha, e dalle sue traiettorie
di accorciamento.
Questa prerogativa è utile per capire come la ginnastica possa
intervenire sull'estetica dei volumi del corpo, per migliorarne le proporzioni
o per attenuare alcuni difetti, anche di tipo scheletrico.
Le gambe storte a parentesi, ad esempio, specialmente nei soggetti magri,
possono migliorare notevolmente il loro aspetto con lo sviluppo del
capo mediale (interno) del muscolo Gastrocnemio.
Questo obiettivo è raggiungibile eseguendo esercizi di sollevamento
dei talloni a gambe tese con le punte dei piedi extraruotate di 45°.
Le spalle eccessivamente strette, per citare un altro esempio, possono
guadagnare fino a 6 cm di larghezza, ottenibili sviluppando adeguatamente
i capi acromiali (centrali) dei muscoli Deltoidi.
Questo obiettivo è raggiungibile eseguendo esercizi di abduzione
delle braccia semi-tese, non oltre l'altezza delle spalle, impugnando
dei manubri ed evitando accuratamente di ruotare le braccia verso l'alto,
come invece verrebbe spontaneo fare.
E' altrettanto vero che sviluppare i capi muscolari sbagliati può
accentuare i difetti estetici del fisico, Per tale ragione è
necessario capire se, e come, i muscoli possono essere suddivisi nelle
loro parti complementari e come determinare quali sono gli esercizi
appropriati per un eventuale sviluppo differenziato dei loro capi e
quindi del loro volume complessivo.

Muscoli composti da un solo ventre muscolare (o capo)
Sono quelli composti da un unico fascio di fibre, parallele tra loro,
aventi una sola origine ed una sola inserzione sullo scheletro, ad esempio
i muscoli :brachiale, brachioradiale, gracile, semitendinoso, semimembranoso,
ecc. [vedi FIG:1].
Questo genere di muscoli non ha la possibilità di uno sviluppo
differenziato della loro massa perchè, qualunque sia il movimento
allenante che li stimoli a crescere, il loro accorciamento avviene sempre
e soltanto lungo una sola traiettoria, stabilita dall'avvicinarsi del
punto di inserzione al punto di origine.
|
Per tale ragione è impossibile la maggior sollecitazione di
fibre muscolari situate più a destra, o più a sinistra,
rispetto all'asse longitudinale del muscolo, oppure piu`vicine all'origine
o all'inserzione del muscolo stesso.
Ogni motoneurone (cellula nervosa innervante un gruppo di fibre muscolari)
innerva fibre che si trovano dislocate, più o meno uniformemente,
in tutti i distretti di un singolo ventre muscolare e non può
esercitare su di esse un controllo "a zona".
Muscoli composti da più ventri muscolari (o capi)
Sono quelli composti da più fasci di fibre, aventi direzioni
diverse, ognuno dei quali, prende origine o inserzione in punti diversi
dello scheletro, ad esempio: deltoide, gran pettorale, bicipite brachiale,
tricipite brachiale, trapezio, quadricipite femorale, gastrocnemio,
ecc. [vedi FIG. 2 e 3 ]

Questi muscoli, dal punto di vista analitico, possono essere scomposti
in tanti muscoli più piccoli, quanti sono i loro punti di origine
o di inserzione, ognuno dei quali, controllato da motoneuroni diversi,
svolgendo una azione motoria propria, può essere sollecitato
in modo predominante rispetto agli altri, tramite opportune varianti
degli esercizi fondamentali.
ESEMPIO:
- Il Bicipite Brachiale, essendo composto da due fasci di fibre quasi
paralleli, aventi direzione verticale, può essere distinto
solo nelle sue parti: mediale (interna) e laterale (esterna); non
bassa ed alta. Pertanto è possibile accentuare lo sviluppo
della sua parte interna rispetto a quella esterna e viceversa, ma
non della sua parte bassa o alta [FIG. 2 ];
- Il Gran Pettorale, essendo composto da fasci di fibre a ventaglio,
che originando da altezze diverse, decorrono, convergendo, lateralmente
fino al braccio, può essere distinto solo nelle sue parti:
superiore, media e inferiore; non mediale (interna) e laterale (esterna).
Quindi è possibile accentuare lo sviluppo della sua parte alta,
media o bassa, non di quella mediale o laterale [ FIG: 3 ].
|
PROCEDURA PER LA ARMONIZZAZIONE DEI VOLUMI MUSCOLARI DEL CORPO

- Analizzare le proporzioni corporee e selezionare quali zone necessitano
di un maggior volume.
- Determinare quali sono i muscoli più importanti (più
grandi) presenti nella zone corporee prescelte.
- Per ogni muscolo selezionato, determinare quanti sono i punti di
origine o inserzione.
- Se sono presenti una sola origine ed una sola inserzione sarà
possibile solo uno sviluppo globale ed indifferenziato della sua massa
e la forma che assumerà, una volta sviluppato, è predeterminata
geneticamente, quindi saltare i seguenti punti 1e 2.
- Suddividere il muscolo in tante parti quanti sono i punti di origine
o inserzione ed individuare quali sono le traiettorie di accorciamento
di ogni suo capo.
- Scegliere il capo muscolare da allenare con priorità rispetto
agli altri, per ottenere l'aumento di volume della zona prescelta.
- Determinare la posizione dei segmenti ossei su cui agisce il muscolo
(o il capo muscolare selezionato), quando e` in massimo allungamento,
immaginando di allontanarne, il piu` possibile, il punto di inserzione
dal punto di origine.
- Determinare la posizione dei segmenti ossei su cui agisce il muscolo
(o il capo muscolare selezionato), quando e` in massimo accorciamento,
immaginando di avvicinarne, il piu`possibile, il punto di inserzione
al punto di origine.
- Scegliere l'esercizio il cui movimento si avvicina maggiormente
a quello ottenuto passando dalla posizione di massimo allungamento
del muscolo scelto a quella di massimo accorciamento.
|