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Impugnatura su gli Attrezzi Base

Allenamento aerobico
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AMPIEZZA DELL'IMPUGNATURA

Impugnatura stretta... media... larga... si`, ma quanto?

Il riferimento più corretto per spiegare quanto ampia deve essere un'impugnatura deve essere localizzato sempre sul corpo dell'atleta (ad esempio: distanza tra le mani uguale alla larghezza delle spalle), non sull'attrezzo (ad esempio: distanza tra le mani tale da consentire di impugnare il centro delle zigrinature del bilanciere), perchè solo nel primo caso la regola può essere valida per tutti a prescindere da quanto alti o larghi siano.
E` ovvio che una impugnatura effettuata al centro della zigrinatura di un bilanciere di 180 cm., puo` essere "media", per un individuo alto 190 cm., ma e` sicuramente larga per un individuo alto 150 cm., mentre una impugnatura effettuata alla larghezza delle spalle è uguale per qualsiasi individuo.

AMPIEZZA IDEALE

Sia che si adotti un'impugnatura prona o supina, la distanza tra le mani su barre o bilancieri retti, dovrebbe sempre variare da un minimo, corrispondente alla larghezza delle spalle [vedi Fig.1], ad un massimo corrispondente alla distanza esistente tra le mani, quando le braccia sono abdotte in linea con le spalle e le avambraccia flesse di 90 gradi rispetto alle braccia [vedi Fig.2].
Impugnature pił strette di quelle consigliate, oltre a non aumentare sensibilmente l'efficacia degli esercizi, causano anomale sollecitazioni sulle articolazioni dei polsi e li espongono al rischio di tendiniti ed infiammazioni articolari.
Impugnature pił larghe di quelle consigliate, oltre a diminuire sensibilmente l'effetto allenante (a causa dell'eccessiva riduzione del movimento che non consente alla muscolatura una sufficiente variazione della sua lunghezza), impongono un eccessivo carico sulle articolazioni scapolo-omerali ed acromio clavicolari, le quali, venendo compresse o stirate piu` del dovuto, rispettivamente negli esercizi di spinta o trazione, rischiano di riportare danni od usura precoce.

VARIAZIONI DELL IMPUGNATURA

L'impugnatura di un attrezzo è estremamente soggettiva e, a prescindere dalle indicazioni ricevute, per evitare danni o infiammazioni tendinee e articolari, deve essere leggermente modificata qualora, durante l'esecuzione di un esercizio, comparissero le seguenti sensazioni:

  1. Torsione o tensioni fastidiose sulle articolazioni o sui tendini dei polsi e delle mani;
  2. Scricchiolii articolari (anche se ai gomiti o alle spalle) che permangono per tutta la durata delle serie dell'esercizio, anche quando ci si è sufficientemente riscaldati.
  3. Comparsa di fitte in prossimità delle articolazioni interessate dal movimento dell'esercizio.

LA PRESA SULL'ATTREZZO

Molti istruttori, prendendo come riferimento le prese adottate, in allenamento ed in gara, da diversi campioni di Body Building o di Sollevamento pesi, insegnano ad impugnare il bilanciere, spesso anche i manubri (talvolta perfino la sbarra), senza opporre il pollice alle altre dita della mano, ma tenendolo dalla stessa parte (presa palmare unilaterale).
Questa impostazione puo` essere giustificata per chi, come gli agonisti, usando attrezzi con carichi massimali o sub-massimali e di notevole peso, vuole salvaguardare al massimo l'integrita` delle articolazioni della mano e del dito pollice in particolare.

Generalmente gli agonisti:

  • Mantengono l'impugnatura solo per breve tempo perchè eseguono alzate singole in gara o serie brevi in allenamento;
  • Mettono polvere di magnesio sulle mani per garantire la massima aderenza della presa sull'attrezzo;
  • Fanno pause lunghe tra le alzate successive, o tra le serie contigue, perchč usano carichi massimali o submassimali;
  • Sono molto esperti nel maneggiare gli attrezzi, specialmente quelli di gara.

 

In questo caso il rischio da scongiurare, non è quello della remota possibilità di danneggiare le articolazioni delle mani, ma la ben più probabile eventualità di uno scivolamento della presa sull'attrezzo, con conseguenti eventuali traumi anche ai danni di altre persone.


LA PRESA CON OPPOSIZIONE DEL POLLICE ALLE ALTRE DITA

E` doppiamente importante negli esercizi di trazione alla barra alta o alla lat-machine.
Una abituale presa unilaterale dell'attrezzo, infatti, provoca uno squilibrio di forza tra i muscoli che agiscono sulle dita: i muscoli "flessore lungo" ed "opponente" del pollice, che flettono e chiudono il pollice sul palmo della mano, non vengono sollecitati adeguatamente e rimangono piu` deboli rispetto ai muscoli "flessore superficiale", "flessore profondo", "interossei palmari" e "lombricali" delle dita", che flettono e chiudono le altre 4 dita sul palmo della mano [vedi Fig.3].
Ne consegue che la forza e resistenza della nostra presa (stretta di mano), che dipende in buona parte (40% circa) dai muscoli del pollice, non incrementerà adeguatamente a quella delle nostre braccia; basterà compiere una salita alla fune usando solo le braccia, per rendersi conto di quanto possa essere inadeguata la presa di chi, normalmente, allenandosi alla sbarra con presa unilatarale, riesce a compiere agevolmente anche piu` di dieci ripetizioni per ogni serie.

Quindi, il rischio di un accidentale scivolamento di mano dell' attrezzo e` piu` remoto rispetto a quello di eventuali lesioni alle articolazioni delle mani dovute all'eccesso di peso.

La maggior parte dei frequentatori di palestre invece e` costituita da atleti non agonisti, che non avendo alcun interesse ad usare carichi massimali (se non la eventuale soddisfazione personale) si allenano generalmente con pesi medi, tali da consentire loro di eseguire almeno 6-10 ripetizioni per ogni serie dell'allenamento.

Generalmente i praticanti di Fitness:

  • Impugnano gli attrezzi pił a lungo, per effettuare serie composte da un maggior numero di ripetizioni, con conseguente maggior sudorazione e stanchezza delle mani;
  • Non usano polvere di magnesio per consolidare la presa, alla meglio usano dei guanti;
  • Fanno pause brevi, inferiori a tre minuti tra le serie di ogni esercizio;
  • Sono poco esperti, nella maggioranza dei casi, nel maneggiare gli attrezzi.

Dal momento che la forza delle braccia, sopratutto in trazione, è sfruttabile grazie alla presa delle mani, a maggior ragione, è consigliabile rinunciare ad usare ausigli tipo "polsiere a gancio" che consentono di rimanere appesi alla sbarra senza affaticare le mani.
Molti potrebbero dire che, per il principio dell'isolamento muscolare, è meglio rinforzare la muscolatura che agisce sulle mani con appositi esercizi specifici solo per questa parte del corpo, ma nell'esecuzione di esercizi fondamentali (come le trazioni alla sbarra), è sempre meglio sollecitare nel modo piu` completo e naturalmente equilibrato tutti i muscoli facenti parte della stessa catena dinamica, tanto più che, nel caso in questione, il dispendio energetico aggiuntivo dovuto alla presa è del tutto trascurabile.
Sulla base delle considerazioni fatte è evidente che durante l'allenamento in palestra, salvo particolari esigenze soggettive, è sempre preferibile adottare una presa più salda, opponendo il pollice alle altre dita, su tutti gli attrezzi.