PREMESSA
La mammella non contiene fibre muscolari, è composta da tessuto
adiposo e connettivo con una importante componente ghiandolare.
Il suo aspetto e la sua consistenza sono dovuti, oltre alla quantità
dei suddetti tessuti che ne determinano forma e dimensioni, prevalentemente
alla elasticità della cute che la riveste. Più sono giovani
ed elastici i tessuti e la pelle, più florida e bella appare
la mammella.
Sotto la mammella sono presenti i muscoli pettorali (grande e piccolo) che
costituiscono la sua base d'appoggio sul costato.
IL VOLUME DEL PETTO
Il volume del petto femminile è caratterizzato da due aspetti:
- Quello ereditario, che stabilisce, a parità delle altre
condizioni, la quantità di tessuto connettivo e ghiandolare
presente nelle mammelle, nonché la predisposizione all'accumulo
di grasso in questo distretto, e che non è modificabile senza
ricorrere alla chirurgia dei volumi.
- Quello dietetico o alimentare, che condizionando direttamente la
quantità totale del grasso corporeo, contribuisce ad ingrandire
o rimpicciolire le mammelle aumentando o diminuendo la quantità
di tessuto adiposo in esse contenuta.
L'ALTEZZA DEL PETTO
L'altezza del petto femminile, generalmente individuata dalla linea
passante per i capezzoli, è anch'essa caratterizzata da due aspetti:
- Quello ereditario, che predeterminando la distribuzione dei tessuti
che compongono la mammella, ne stabilisce la forma e l'altezza sul
costato (sul quale non è possibile intervenire se non chirurgicamente).
- Quello posturale, che è dipendente dall'atteggiamento della
colonna vertebrale e del cingolo scapolomerale, modificabile con appositi
esercizi di ginnastica (FIG. 1 e 2).
Si deduce che non esistono esercizi di ginnastica che possano rassodare
o modificare direttamente la forma delle mammelle, ma ci sono esercizi
che, modificando la postura del corpo, possono influire indirettamente
anche sul loro aspetto.
Tuttavia molti sostengono che poiché i m. pettorali sono situati
sotto le mammelle, sviluppando espressamente il muscolo Gran Pettorale,
sia possibile ingrandire e/o sollevare le mammelle, migliorando l'aspetto
del petto.
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SVILUPPARE I MUSCOLI PETTORALI NON MIGLIORA L'ESTETICA DEL SENO
Il miglioramento del volume, della forma e dell'altezza delle mammelle
non si può ottenere con lo sviluppo culturistico dei muscoli
pettorali per le seguenti ragioni:
- La donna, per la sua genetica femminile, fa fatica a sviluppare
in modo naturale la massa dei muscoli del cingolo scapolomerale, di
cui i muscoli pettorali fanno parte, per questa regionei, pur facendo
esercizi specifici con i pesi col metodo più indicato per l'aumento
della massa muscolare, l'aumento di volume ottenibile, è assolutamente
inadeguato al prezzo da pagare in termini di tempo e fatica.
- Un aumento specifico e privilegiato della massa dei muscoli Grandi
Pettorali comporta anche un aumento del loro tono (che è la
tensione dei muscoli a riposo), il quale tende a portare le spalle
in avanti, spesso peggiorando anche la postura della colonna vertebrale
toracica. Per questo motivo il "Piccolo" aumento di volume,
massimo 1 o 2 cm di profondità (spessore), ottenibile sviluppando
i pettorali di una femmina in modo naturale, viene completamente compensato
da una caduta in avanti delle spalle e da un atteggiamento curvo che
tende a nascondere le mammelle, le quali inevitabilmente si abbassano,
riportando l'aspetto a condizioni uguali o addirittura peggiori di
prima (FIG. 3).
- Lo sviluppo dei muscoli pettorali comporta, non soltanto il loro
ispessimento, ma anche l'aumento della loro ampiezza verso la cavità
ascellare, pertanto, specialmente nelle donne con poco o pochissimo
seno, questa pratica fa assumere al torace l'aspetto poco femminile
di seni, sempre piccoli, posizionati su ampie piattaforme muscolari
e spesso visibilmente separati da esse, di cui un classico esempio
è rappresentato da molte atlete di Body Building femminile
(FIG. 3 e 4).
- Nelle donne costituzionalmente magre, un surplus di esercizi per
i pettorali, specialmente se accompagnato da una dieta sbagliata, può
addirittura diminuire la quantità del tessuto adiposo contenuto
nelle mammelle, col risultato di svuotarle. Quindi, l'eventuale aumento della
massa del muscolo sottostante, venendo accompagnato da una diminuzione
del volume della mammella vera e propria, porta all'indesiderabile risultato
di diminuire ulteriormente la femminilità.
Con i metodi naturali, scartando l'ipotesi di ingrassare, perché pur aumentando il volume del seno peggiorerebbe l'estetica di tutte le altre parti del corpo, escludendo l'opzione di sviluppare i m. pettorali, perché inutile quanto faticosa, l'unico modo sensato per intervenire sull'estetica dei seni è quello di operare sulla postura delle spalle e della colonna vertebrale toracica.
La ginnastica, mediante appositi esercizi che modificano la postura
della colonna vertebrale e del cingolo scapolomerale, può intervenire
sull'estetica delle mammelle aumentandone considerevolmente l'altezza, e di
conseguenza, in modo minore, la sporgenza rispetto al piano verticale
passante per le spalle, contribuendo a dare l'impressione che la mammella
sia più giovane e grande. Il 90% delle donne, specialmente quelle aventi
seni medio-grandi, a causa della vita sedentaria o di vizi posturali
mai corretti fin dall'età scolastica, ha la tendenza a tenere le spalle
ed il dorso curvi in avanti, inconsapevolmente, le loro mammelle restano
nascoste e più basse anche di 4 o 5 centimetri rispetto alla condizione
in cui si troverebbero con un atteggiamento corretto ed oltretutto più
salutare.
METODOLOGIA
Per poter tenere la postura migliore per il seno, schiena e spalle
dritte, pancia in dentro e petto in fuori, bisogna procedere nel seguente
modo:
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- Nei casi in cui non si riesca neppure ad arrivare per pochi secondi
alla postura corretta, si deve iniziare a mobilizzare le articolazioni
della parte alta della schiena e delle spalle con appropriati esercizi,
sia attivi (movimenti ottenuti grazie al solo intervento muscolare)
che passivi (movimenti forzati che sfruttano il peso del corpo o eventuali
aiuti esterni) che vanno eseguiti almeno 3 volte/settimana.
- Tonificare la muscolatura estensoria della colonna vertebrale (m.lunghissimi
del dorso, ileocostali, intervertebrali, semispinali, ecc.) grazie
ad esercizi a carico naturale di estensione del dorso, che vanno eseguiti
almeno 2 volte/settimana.
- Tonificare la muscolatura posteriore delle spalle e del dorso, in
particolare i muscoli extrarotatori delle spalle (sottospinoso, sopraspinoso,
sottoscapolare, piccolo rotondo e trapezio medio ed inferiore) tramite
esecizi, a carico naturale o con l'ausilio di pesi, che comportino
arretramento delle spalle ed extrarotazioni delle braccia, da eseguirsi
almeno 2 volte alla settimana.
- Col progredire della mobilità articolare e della forza muscolare,
bisogna sforzarsi di stare con la schiena dritta ed il petto in fuori
per periodi di tempo sempre più lunghi, fino a trasformare questa
posizione, inizialmente scomoda, in quella abituale.

E' intuibile che mentre per alzare i seni di 3 o 4 centimetri, agendo
sulla postura della persona, sono sufficienti 5 o 6 mesi di esercizi
miranti alla mobilizzazione della colonna v. toracica e del cingolo
scapolomerale, nonché al rafforzamento dei muscoli estensori del dorso
ed extrarotatori delle spalle; cercare di ottenere lo stesso risultato
mediante il solo sviluppo specifico dei muscoli pettorali è praticamente
impossibile.
CHIRURGIA ESTETICA
Naturalmente, se la postura della c. vertebrale e del cingolo scapolomerale
sono già quelle ottimali, l'unico modo per poter aumentare o alzare
le mammelle è quello di ricorrere alla chirurgia estetica accettando
i rischi che comporta.
Affidarsi alla chirurgia estetica per aumentare le dimensioni o l'altezza dei seni richiede comunque particolari considerazioni:
- Le donne particolarmente magre, o le sportive molto definite muscolarmente,
che desiderano seni più grandi, difficilmente otterranno mammelle
dall'aspetto naturale.
A causa della riduzione di grasso, le protesi inserite sotto ghiandola
che formeranno i seni artificiali saranno facilmente identificabili,
a colpo d'occhio, quanto più sono grosse, non riuscendo ad integrarsi
in modo armonioso nei volumi del seno preesistente (FIG. 5: effetto
palloncini).
- Le cicatrici, per quanto nascoste, sotto la piega dei seni nel caso
di "Mastoplastica additiva" (aumento del seno), anche sotto il capezzolo
nel caso di "Mastopessi" (innalzamento del seno), non sono mai completamente
invisibili, anzi, in alcune persone, geneticamente più sfortunate,
possono risultare addirittura evidenti, anche senza che vi sia stato
alcun errore da parte del chirurgo.
- Nonostante la consistenza delle protesi sia simile a quella dei
seni naturali, l'involucro che ricopre il materiale, tende a mantenere
una forma propria, che smaschera l'artificialità dei seni quando il
corpo è in movimento o sdraiato supino (seno che non cambia mai forma,
non si muove e non si appiattisce).
- Bisogna affidarsi ad un medico specialista di vasta e comprovata
esperienza, che non si limiti ad assecondare le richieste del paziente,
ma che sappia guidarlo nelle giuste scelte.
- L'aspetto finanziario deve essere considerato assolutamente secondario,
un intervento chirurgico non comporta una decisione come quella di
fare un acquisto al mercato rionale, è necessaria una accurata pianificazione,
adeguate strutture e nulla deve essere lasciato al caso.
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