Effettua la registrazione a PayPal e inizia ad accettare pagamenti tramite carta di credito immediatamente.

Ginnastica per l'estetica del seno

Dieta dimagrante naturale
Home  Consigli  Peso forma  Informazioni  WebAllenatore  Demo 

PREMESSA

La mammella non contiene fibre muscolari, è composta da tessuto adiposo e connettivo con una importante componente ghiandolare.
Il suo aspetto e la sua consistenza sono dovuti, oltre alla quantità dei suddetti tessuti che ne determinano forma e dimensioni, prevalentemente alla elasticità della cute che la riveste. Più sono giovani ed elastici i tessuti e la pelle, più florida e bella appare la mammella.
Sotto la mammella sono presenti i muscoli pettorali (grande e piccolo) che costituiscono la sua base d'appoggio sul costato.


IL VOLUME DEL PETTO

Il volume del petto femminile è caratterizzato da due aspetti:

  1. Quello ereditario, che stabilisce, a parità delle altre condizioni, la quantità di tessuto connettivo e ghiandolare presente nelle mammelle, nonché la predisposizione all'accumulo di grasso in questo distretto, e che non è modificabile senza ricorrere alla chirurgia dei volumi.

  2. Quello dietetico o alimentare, che condizionando direttamente la quantità totale del grasso corporeo, contribuisce ad ingrandire o rimpicciolire le mammelle aumentando o diminuendo la quantità di tessuto adiposo in esse contenuta.

L'ALTEZZA DEL PETTO

L'altezza del petto femminile, generalmente individuata dalla linea passante per i capezzoli, è anch'essa caratterizzata da due aspetti:

  1. Quello ereditario, che predeterminando la distribuzione dei tessuti che compongono la mammella, ne stabilisce la forma e l'altezza sul costato (sul quale non è possibile intervenire se non chirurgicamente).

  2. Quello posturale, che è dipendente dall'atteggiamento della colonna vertebrale e del cingolo scapolomerale, modificabile con appositi esercizi di ginnastica (FIG. 1 e 2).

Si deduce che non esistono esercizi di ginnastica che possano rassodare o modificare direttamente la forma delle mammelle, ma ci sono esercizi che, modificando la postura del corpo, possono influire indirettamente anche sul loro aspetto.

Tuttavia molti sostengono che poiché i m. pettorali sono situati sotto le mammelle, sviluppando espressamente il muscolo Gran Pettorale, sia possibile ingrandire e/o sollevare le mammelle, migliorando l'aspetto del petto.



SVILUPPARE I MUSCOLI PETTORALI NON MIGLIORA L'ESTETICA DEL SENO

Il miglioramento del volume, della forma e dell'altezza delle mammelle non si può ottenere con lo sviluppo culturistico dei muscoli pettorali per le seguenti ragioni:

  1. La donna, per la sua genetica femminile, fa fatica a sviluppare in modo naturale la massa dei muscoli del cingolo scapolomerale, di cui i muscoli pettorali fanno parte, per questa regionei, pur facendo esercizi specifici con i pesi col metodo più indicato per l'aumento della massa muscolare, l'aumento di volume ottenibile, è assolutamente inadeguato al prezzo da pagare in termini di tempo e fatica.
  2. Un aumento specifico e privilegiato della massa dei muscoli Grandi Pettorali comporta anche un aumento del loro tono (che è la tensione dei muscoli a riposo), il quale tende a portare le spalle in avanti, spesso peggiorando anche la postura della colonna vertebrale toracica. Per questo motivo il "Piccolo" aumento di volume, massimo 1 o 2 cm di profondità (spessore), ottenibile sviluppando i pettorali di una femmina in modo naturale, viene completamente compensato da una caduta in avanti delle spalle e da un atteggiamento curvo che tende a nascondere le mammelle, le quali inevitabilmente si abbassano, riportando l'aspetto a condizioni uguali o addirittura peggiori di prima (FIG. 3).
  3. Lo sviluppo dei muscoli pettorali comporta, non soltanto il loro ispessimento, ma anche l'aumento della loro ampiezza verso la cavità ascellare, pertanto, specialmente nelle donne con poco o pochissimo seno, questa pratica fa assumere al torace l'aspetto poco femminile di seni, sempre piccoli, posizionati su ampie piattaforme muscolari e spesso visibilmente separati da esse, di cui un classico esempio è rappresentato da molte atlete di Body Building femminile (FIG. 3 e 4).
  4. Nelle donne costituzionalmente magre, un surplus di esercizi per i pettorali, specialmente se accompagnato da una dieta sbagliata, può addirittura diminuire la quantità del tessuto adiposo contenuto nelle mammelle, col risultato di svuotarle. Quindi, l'eventuale aumento della massa del muscolo sottostante, venendo accompagnato da una diminuzione del volume della mammella vera e propria, porta all'indesiderabile risultato di diminuire ulteriormente la femminilità.

Con i metodi naturali, scartando l'ipotesi di ingrassare, perché pur aumentando il volume del seno peggiorerebbe l'estetica di tutte le altre parti del corpo, escludendo l'opzione di sviluppare i m. pettorali, perché inutile quanto faticosa, l'unico modo sensato per intervenire sull'estetica dei seni è quello di operare sulla postura delle spalle e della colonna vertebrale toracica.

La ginnastica, mediante appositi esercizi che modificano la postura della colonna vertebrale e del cingolo scapolomerale, può intervenire sull'estetica delle mammelle aumentandone considerevolmente l'altezza, e di conseguenza, in modo minore, la sporgenza rispetto al piano verticale passante per le spalle, contribuendo a dare l'impressione che la mammella sia più giovane e grande. Il 90% delle donne, specialmente quelle aventi seni medio-grandi, a causa della vita sedentaria o di vizi posturali mai corretti fin dall'età scolastica, ha la tendenza a tenere le spalle ed il dorso curvi in avanti, inconsapevolmente, le loro mammelle restano nascoste e più basse anche di 4 o 5 centimetri rispetto alla condizione in cui si troverebbero con un atteggiamento corretto ed oltretutto più salutare.

METODOLOGIA

Per poter tenere la postura migliore per il seno, schiena e spalle dritte, pancia in dentro e petto in fuori, bisogna procedere nel seguente modo:

  1. Nei casi in cui non si riesca neppure ad arrivare per pochi secondi alla postura corretta, si deve iniziare a mobilizzare le articolazioni della parte alta della schiena e delle spalle con appropriati esercizi, sia attivi (movimenti ottenuti grazie al solo intervento muscolare) che passivi (movimenti forzati che sfruttano il peso del corpo o eventuali aiuti esterni) che vanno eseguiti almeno 3 volte/settimana.
  2. Tonificare la muscolatura estensoria della colonna vertebrale (m.lunghissimi del dorso, ileocostali, intervertebrali, semispinali, ecc.) grazie ad esercizi a carico naturale di estensione del dorso, che vanno eseguiti almeno 2 volte/settimana.
  3. Tonificare la muscolatura posteriore delle spalle e del dorso, in particolare i muscoli extrarotatori delle spalle (sottospinoso, sopraspinoso, sottoscapolare, piccolo rotondo e trapezio medio ed inferiore) tramite esecizi, a carico naturale o con l'ausilio di pesi, che comportino arretramento delle spalle ed extrarotazioni delle braccia, da eseguirsi almeno 2 volte alla settimana.
  4. Col progredire della mobilità articolare e della forza muscolare, bisogna sforzarsi di stare con la schiena dritta ed il petto in fuori per periodi di tempo sempre più lunghi, fino a trasformare questa posizione, inizialmente scomoda, in quella abituale.

E' intuibile che mentre per alzare i seni di 3 o 4 centimetri, agendo sulla postura della persona, sono sufficienti 5 o 6 mesi di esercizi miranti alla mobilizzazione della colonna v. toracica e del cingolo scapolomerale, nonché al rafforzamento dei muscoli estensori del dorso ed extrarotatori delle spalle; cercare di ottenere lo stesso risultato mediante il solo sviluppo specifico dei muscoli pettorali è praticamente impossibile.

CHIRURGIA ESTETICA

Naturalmente, se la postura della c. vertebrale e del cingolo scapolomerale sono già quelle ottimali, l'unico modo per poter aumentare o alzare le mammelle è quello di ricorrere alla chirurgia estetica accettando i rischi che comporta.
Affidarsi alla chirurgia estetica per aumentare le dimensioni o l'altezza dei seni richiede comunque particolari considerazioni:

  1. Le donne particolarmente magre, o le sportive molto definite muscolarmente, che desiderano seni più grandi, difficilmente otterranno mammelle dall'aspetto naturale.
    A causa della riduzione di grasso, le protesi inserite sotto ghiandola che formeranno i seni artificiali saranno facilmente identificabili, a colpo d'occhio, quanto più sono grosse, non riuscendo ad integrarsi in modo armonioso nei volumi del seno preesistente (FIG. 5: effetto palloncini).
  2. Le cicatrici, per quanto nascoste, sotto la piega dei seni nel caso di "Mastoplastica additiva" (aumento del seno), anche sotto il capezzolo nel caso di "Mastopessi" (innalzamento del seno), non sono mai completamente invisibili, anzi, in alcune persone, geneticamente più sfortunate, possono risultare addirittura evidenti, anche senza che vi sia stato alcun errore da parte del chirurgo.
  3. Nonostante la consistenza delle protesi sia simile a quella dei seni naturali, l'involucro che ricopre il materiale, tende a mantenere una forma propria, che smaschera l'artificialità dei seni quando il corpo è in movimento o sdraiato supino (seno che non cambia mai forma, non si muove e non si appiattisce).
  4. Bisogna affidarsi ad un medico specialista di vasta e comprovata esperienza, che non si limiti ad assecondare le richieste del paziente, ma che sappia guidarlo nelle giuste scelte.
  5. L'aspetto finanziario deve essere considerato assolutamente secondario, un intervento chirurgico non comporta una decisione come quella di fare un acquisto al mercato rionale, è necessaria una accurata pianificazione, adeguate strutture e nulla deve essere lasciato al caso.