SANATORIE PER CLANDESTINI, SUSSIDIO DI DISOCCUPAZIONE,
RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE, CITTADINANZA VELOCE...
E' ormai chiaro che gli immigrati qui in Italia li vogliono in tanti:
1) I sindacati ed i comunisti, perché hanno bisogno di una nuova
classe proletaria, presunta riserva di voti futuri.
2) Gli imprenditori, perché si rendono conto che più
l'offerta di lavoro aumenta, più diminuiscono i salari e gli stipendi,
soprattutto se gli immigrati lavorano in nero.
3) La chiesa, perché potrà prodigarsi nell'assistere
i nuovi bisognosi, ostentando l'utilità di tutte le associazioni umanitarie
affiliate, che potranno pretendere sempre più fondi dallo stato e dai
privati.
4) Le banche, perché, dopo che sono stati chiusi il 90% delle
agenzie che venivano utilizzate dagli immigrati per trasferire soldi all'estero,
hanno assunto anche il monopolio delle piccole transazioni internazionali
di denaro, piccole ma lucrabili di costose commissioni.
5) I pensionati e gli italiani vicini alla pensione, perché
ingannati, sono stati convinti che gli immigrati sono indispensabili per poter
sostenere il nostro sistema pensionistico (ma ormai, dopo oltre 15 anni di
questo slogan, guardandosi nelle tasche, dovrebbero aver capito che non è
vero).
6) I centri sociali e le organizzazioni criminali, perché più
illegalità c'è, maggiori sono le probabilità di compiere
reati restando impuniti.
7) Gli imbecilli, perché pensano che la società italiana
non debba invidiare nulla a quella francese, debba essere multi-etnica, e
perché credono che gli immigrati arricchiscano lo stato italiano con
le loro tasse e contributi (vedasi le numerose dichiarazioni dei vari ministri
dei governi che si sono succeduti a partire dal 1989).
MA QUALI SONO I REALI COSTI DELL'IMMIGRAZIONE DI MASSA
?.
Tutti sono stati bravi a snocciolare cifre riguardanti le tasse che gli immigrati
regolari hanno versato fino ad ora, ma nessuno ha mai pubblicato tutti i costi
diretti ed indiretti, economici e sociali, che l'immigrazione di massa ha
comportato, comporta e comporterà per i veri contribuenti, i cittadini
italiani.
Considerando che almeno la metà degli attuali immigrati in possesso
di permesso di soggiornio erano clandestini, che sono stati regolarizzati
a mezzo di sanatorie, e che attualmente, per ogni immigrato regolare presente
in Italia, ce n'è almeno un'altro clandestino, si arriva ad un numero
complessivo di circa 5.000.000 di presenze, quasi il 10% dell'intera popolazione
italiana in soli 20 anni.
Grazie ad assurde interpretazioni della Costituzione Italiana, comunque assolutamente
inadatta al periodo storico che stiamo vivendo, e per colpa delle recenti
leggi pro-immigrati, questa eterogenea massa di persone, può usufruire
della maggior parte dei diritti e dei servizi che sono destinati ai cittadini
italiani, comportando una crescita esponenziale dei costi che lo stato, necessariamente,
scarica sui veri contribuenti, i cittadini italiani appartenenti al ceto medio
e medio-basso.
Basta guardarsi intorno e riflettere un momento per scoprire quante sono le
voci di spesa che gravano sulla nostra società per colpa dell'immigrazione,
sia in termini di mancato calo della pressione fiscale, sia di inadeguato
aumento di salari e pensioni, ma soprattutto in termini di servizi meno efficienti
o resi indisponibili per gli italiani.
A titolo esemplificativo, ma ce ne sono molti di più, vengono citate
alcuni dei costi meno visibili:
1) Sgravi fiscali, case popolari ed agevolazioni per le famiglie numerose
che, grazie alle legge sul ricongiungimento famigliare, vanno al 90 % solo
a favore degli immigrati invece che degli italiani.
2) Assistenza sanitaria a fondo perduto per gli immigrati clandestini
o senza lavoro, che sono sempre più numerosi e che, grazie al giuramento
di Ippocrate, i medici non rifiutano di curare, scaricandone i costi sullo
stato.
3) Costi di istruzione scolastica, strutture ed insegnanti di sostegno,
perché, grazie alle legge sul ricongiungimento famigliare, la scuola
italiana è sempre più frequentata da bambini stranieri di età
intermedia che, non parlando italiano, necessitano di personale dedicato.
4) Costi di mantenimento delle strutture carcerarie presenti e future,
ormai popolate per oltre l'80 % da criminali stranieri.
5) Costi di adeguamento degli apparati di polizia giudiziaria e di
indagine, che dovranno essere preparati ad una vera e propria giungla di illegalità
dilagante.
6) Costi processuali e legali, per tutti i processi che riguarderanno
i criminali stranieri, perché, comunque, le nostre leggi garantiscono
la difesa processuale anche a coloro che non sono cittadini o immigrati regolari.
7) Costi relativi all'accoglienza dei clandestini: vitto, alloggio,
cure, trasferimenti, scorte, espulsioni.
8) Diminuzione della sicurezza privata, sia in strada che in casa propria,
per tutti i cittadini italiani, che dovranno investire parte del loro reddito
per acquistare serramenti rinforzati, porte blindate, casseforti, antifurti
ecc...
9) Costante minaccia di stragi di massa da parte dei terroristi islamici,
che potranno muoversi liberamente nel substrato di illegalità dilagante
derivante dal caos di un'immigrazione invasiva e fuori controllo, e che condizionano
negativamente le libertà individuali di cui abbiamo goduto fino a pochi
anni addietro.
Purtroppo, il cittadino medio, non si rende conto che la concessione di ogni
diritto ha un costo per lo stato, e che, ogni costo che lo stato sostiene
per la concessione di diritti non indispensabili, indirettamente influisce
negativamente sul tenore di vita di ogni singolo cittadino, sia in termini
di maggiore aggravio fiscale, che in termini di servizi pubblici più
scadenti e, in definitiva, peggiora la qualità della vita di tutti.
Se davvero il nostro stato necessita di immigrati, che almeno si selezionino
gli immigrati dalle popolazioni immigratorie più affini ed affidabili
e si respingano con fermezza gli invasori, quelli che impongono la loro presenza
con le vie di fatto. Inoltre sarebbe opportuno che l'assegnazione dei diritti
avvenisse in modo molto cauto, per essere sicuri che solo chi li merita veramente
ne possa godere.
"L'IMMIGRAZIONE OSTILE E' COME UN CANE IDROFOBO, FINISCE SEMPRE COL
MORDERE CHIUNQUE GLI TENDA LA MANO"