UN VERO TRIONFO TUTTI I GLI ORGANI DI INFORMAZIONE SE NE
COMPIACCIONO
Tutti si rallegrano, il Governo esprime soddisfazione, Ottimo lavoro...
Ma quale soddisfazione, per quale lavoro e perchè ?
Non risulta che Mastrogiacomo, che era stato rapito da terroristi talebani
mentre si trovava in Afghanistan, sia stato liberato con un blitz a seguito
di meritevoli attività di intelligence !
Se assecondare in tutto e per tutto le richieste dei terroristi nel corso
di trattative significa fare un ottimo lavoro, mi chiedo cosa succederebbe
se si facesse un pessimo lavoro.
La vita di un giornalista purtroppo vale meno di quella di un terrorista talebano,
per il semplice fatto che i giornalisti, a differenza dei terroristi, non
si fanno esplodere compiendo attentati che provocano stragi di occidentali.
Se è vero che per salvare una vita, quella di Mastrogiacomo, sono stati
rimessi in libertà dei pericolosi talebani, oltre ad aver reso vano
il rischioso lavoro dei militari che li avevano catturati, si è posta
una seria ipoteca sulla vita di tutte le persone che in futuro potrebbero
morire per mano loro.
Inoltre si è creato un pericoloso precedente per il quale, da adesso
in avanti, i terroristi faranno carte false per cercare di rapire ogni giornalista
italiano che si trovi ad operare nelle zone calde del globo, certi che tutte
le loro richieste verranno assecondate.
Incredibilmente, invece di dare il minor risalto possibile ai risvolti masochistici
della vicenda, tutti i giornali non si fanno scrupolo di annunciarne i particolari
a tutto il mondo.
Che i giornalisti si rallegrino pure per la liberazione del loro collega,
ma comincino a preoccuparsi per il futuro di ogni inviato, e speriamo di non
dover mai scoprire che il vero prezzo della liberazione di Mastrogiacomo possa
essere stato pagato con la vita di molti occidentali in qualche futuro attentato.