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20/02/2006 - INTOLLERANZA ISLAMICA




LE RAGIONI DELL'ISLAM NON DEVONO PREVALERE SULLE NOSTRE

"I disordini scoppiati nel mondo islamico per la pubblicazione di una semplice vignetta satirica su Maometto costituiscono la prova che, confronto a gli occidentali, i musulmani sono da considerarsi incivili !"

Una simile affermazione induce a pensare che si voglia fare di tutte le erbe un fascio.
In realtà, il vero problema è quello opposto, noi Occidentali democratici e ben pensanti, siamo così preoccupati di non voler fare di tutte le erbe un fascio, che anche quando ce lo abbiamo davanti non lo vogliamo riconoscere e cerchiamo di individuare, all'interno di esso, le pagliuzze diverse.

Per cercare di capire il pericolo che rappresenta l'immigrazione incontrollata e non selezionata, basta osservare, non le manifestazioni, bensì gli assalti ed i tentati linciaggi, che in quasi tutti gli stati musulmani, si sono verificati recentemente contro gli occidentali, con il pretesto di una semplice vignetta satirica.

Nessun Cristiano, per fondamentalista che potesse essere, ha fatto mai nulla del genere in almeno 30 anni, di pubblicazioni di vignette satiriche, rivolte al proprio credo, sul Papa, o su qualunque altro personaggio o simbolo sacro all'Occidente, che sono state fatte in numerose occasioni, in tutte le salse, da quasi tutti i giornali e riviste mondiali.

Volendo essere obiettivi ci si deve rendere conto che, se negli stati islamici, dove si sono verificati questi episodi di vera e propria guerriglia urbana, la popolazione ha partecipato in massa a questi eventi, non si può pensare che gli integralisti ed i violenti siano solo una piccola minoranza mentre la maggioranza sarebbe costituita da islamici moderati.
Dal mondo islamico, sia integralista che moderato, non si è levata una sola voce che abbia cercato di smorzare i toni, sforzandosi di far capire che in Occidente la libertà di opinione, anche satirica. è di fondamentale importanza per la nostra cultura e che le pubblicazioni giornalistiche non sono controllate dai governi, come invece accade da loro.

Gli unici islamici veramente moderati sono quei pochi che vivono in Europa e che hanno abbracciato pienamente la nostra cultura rinunciando ai dogmi dell'Islam, invece tutti gli altri che si dichiarano islamici osservanti moderati, lo fanno solamente per non rischiare di essere cacciati prima di aver raggiunto il numero e la forza sufficiente ad impedire una soluzione di questo tipo.

Ogni cittadino Europeo che pensi agli sviluppi futuri di una presunta pacifica convivenza con quel tipo di immigrati dovrebbe porsi questa domanda:

"Se quella gente è pronta a bruciare ed uccidere innocenti per una semplice innocua pubblicazione giornalistica, che non li ha minacciati direttamente, cosa sarebbe disposta a fare per salvaguardare i propri interessi personali e per non rinunciare alle loro abitudini ?".

Tutti i governi degli stati europei si stanno interrogando sull'opportunità o meno di scuse ufficiali al mondo islamico per una vignetta pubblicata da un singolo cittadino nel pieno del suo libero arbitrio, mentre il governo del più islamico e rappresentativo degli stati mediorientali l' I.R.A.N., nel cercare di dotarsi di armamenti nucleari, dichiara ufficialmente di desiderare l'annientamento e lo sterminio di un'intera nazione, e se ne frega di urtare la suscettibilità del mondo occidentale riguardo ad un argomento infinitamente più grave ed importante.

"Come si può pensare che sia possibile una soluzione politica che non comporti una resa incondizionata da parte dell'Occidente ?"

L'unica soluzione pacifica è quella di non rischiare di provocarli accettando di perdere un pezzo alla volta tutta la libertà ed il benessere che abbiamo accumulato nell'ultimo secolo di storia, infatti, più numerosi saranno gli islamici osservanti in Europa, più considereranno insulto e provocazione tutto ciò che non sarà conforme al loro modo di vivere e, mentre noi continueremo a sforzarci di non apparire xenofobi o intolleranti e di non urtare la loro suscettibilità, rafforzeranno sempre più le posizioni più oltranziste riuscendo, di fatto, ad imporre le loro regole in casa nostra.

Qualunque altra soluzione dovrà necessariamente comportare qualche rischio, forse anche quello di sentirsi chiamare guerrafondai (perché non stupidamente pacifisti), forse anche quello di dover combattere veramente, ma purtroppo non ci troviamo di fronte a gente che si preoccupa di non offenderci, bensì a gente che considera l'ottusità religiosa e la violenza come fosse una virtù di cui andare fieri.

"Chi si oppone all'Islam corre il rischio di perdere, ma chi non si oppone ha la certezza di perdere."