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22/02/2009 - CONTRO LE RONDE ? NO GRAZIE.




Dopo l'approvazione del Decreto Sicurezza, sembra che la ronda, sia solo quella fascista o nazista degli anni 30, ma in realtà la ronda è semplicemente un servizio di vigilanza mobile, può essere fatto da militari, polizia, guardie giurate, boy scout, amici, insomma da chiunque, pagato o volontario che sia, con o senza divisa.

A rendere la "Ronda" Una cosa buona o cattiva, sono solo gli obiettivi che si pone, per esempio, se lo scopo è quello di andare in giro a pestare i barboni o gli avversari politici, la ronda è illegale e quindi negativa, se invece come nel caso previsto dalla legge, ha lo scopo di sorvegliare le strade per costituire un deterrente atto a scoraggiare dei delinquenti e, occasionalmente, salvare dallo stupro qualche donna, è assolutamente legale e positiva.

Del resto, se l'articolo 383 del Codice Penale prevede che i privati cittadini possano effettuare arresti, in tutti casi di "Delitti perseguibili d'ufficio" O di "Reati per i quali è previsto l'arresto obbligatorio da parte degli agenti di Polizia Giudiziaria", non si capisce perché, se i cittadini sono in gruppo e disarmati (per non incorrere nel reato di associazione di banda armata), non dovrebbero essere autorizzati a svolgere questa opzione.

Sembrerebbe che ad alcuni rappresentanti della legge, che considerano la sicurezza come un monopolio di stato, dia fastidio che qualche cittadino volonteroso possa dimostrarsi efficiente quanto loro (in alcuni casi forse di più) e sia disposto a rischiare (gratis) più di quanto siano disposti a rischiare loro (stipendiati).

Sembra quasi che per poter svolgere questo semplice servizio, siano necessarie chissà quale conoscenze della Legge e competenze, come se i normali cittadini onesti non fossero in grado di capire come e quando intervenire, per gestire situazioni critiche e consegnare alle Forze dell'Ordine eventuali delinquenti.

Ma, quand'anche si volesse essere veramente sicuri, basterebbe organizzare un paio di stage di poche ore, con qualche ufficiale di Polizia Giudiziaria, per poter istruire i cittadini che intendono aderire all'iniziativa, in merito a come agire durante il servizio, per non rischiare inconsapevolmente di violare la legge.

Quando vennero approvati i provvedimenti che autorizzavano i nonni ad effettuare servizi di sorveglianza davanti alle scuole, muniti di pettorine di riconoscimento e palette, non furono obbligati a diventare tutti vigili urbani, né si sostituirono ad essi, perché, dovevano svolgere solo una piccola parte delle funzioni dei vigili urbani, quella che richiedeva come requisito fondamentale il solo buon senso, analogamente a quanto farebbero le attuali ronde rispetto alla Polizia.

Non si capisce perché, per certe parti politiche, gli assembramenti di cittadini che creano disordine per le strade, come le manifestazioni dei centri sociali, debbano essere sempre consentite, in quanto necessarie espressioni di democrazia, mentre invece, quelli che sono finalizzati al mantenimento dell'ordine nelle strade, come le ronde appunto, dovrebbero essere vietati e metterebbero in pericolo la democrazia.

Le manifestazioni possono essere giudicate negativamente solo se hanno procurato danni dopo che si sono svolte ( perchè altrimenti si è prevenuti o illiberali ), le ronde però vengono giudicate prima ancora che inizino ad organizzarle, alla faccia di obiettività, coerenza ed onestà intellettuale.